Gdr: il piano tylerg (e vecchia battaglia da Icewind, una delle migliori, se ricordate)

Sulle mura della città di Icewind stava schierato l'esercito di arcieri del signore del vento di ghiaccio. Oltre le mura, scudieri e templari, in assetto da battaglia, protetti ai fianchi dagli indomabili cavalieri neri. Il sole calava ad ovest, allungando sulla piana le ombre di pochi e sparuti alberi. In lontananza si scorgeva già lo stendardo imperiale del nemico di sempre, Tylerg.
Un attendente trafelato si avvicinò al suo signore, e dopo aver ripreso fiato e prestato i dovuti convenevoli, consegnò al capo dell'esercitò un rapporto. Le spie avevano fatto il loro dovere, ma le notizie non erano comunque delle migliori.
Il generale lesse il report, lo strinse a pugno ed esordì verso il suo signore con un esplicito: "Signore, è tempo che vi prepariate a partire, noi faremo il possibile". Anche il signore del ghiaccio trasalì a quella notizia. Che fosse giunta la fine?
"Non partirò, non voglio e non saprei dove andare" rispose, e subito ordinò che gli fosse portata la sua armatura. Poi riprese il discorso con il generale. "Fatemi vedere quel resoconto" disse, strappando la pergamena dalle mani del generale senza attendere risposta.
L'espressione agghiacciata lasciò spazio ad un ghigno quasi sollevatorio. "E' tempo di prendersi la gloria a piene mani, generale!".
Qualche ora dopo, l'esercito di tylerg era schierato sulla piana, numericamente superiore e comandato dal nobile di turno, che non fece nemmeno il tentativo di chiedere la resa ad Icewind. Oramai la guerra continuava da giorni, la lealtà del popolo di Icewind era bassa, molti mormoravano dell'imminente fine e di cosa sarebbe successo con il nuovo signore.
Il sole oramai stava scomparendo, e forse la battaglia sarebbe arrivata alla notte, favorendo forse la difficile difesa della città.
Oramai i berserk di tylerg erano in marcia per coprire le ultime miglia della piana, per dare finalmente battaglia, urlando insulti e roteando le possenti asce. Ma fu in quel momento che il destino della cittadella di Icewind cambio.
L'ennesimo attendente di molti che si erano succeduti con le notizie,arrivò sul bastione più alto, gridando e spintonando il corpo di guardia del signore di Icewind, gridando a squarcia gola "i cavalieri, i cavalieri".
Il generale lo fermò appena prima si accasciasse stremato dalla folle corsa, e un attimo dopo gli chiese spiegazioni.
"Generale..Signore, dalla porta a sud arrivano cavalieri, un numero impressionante... sono i cavalieri dei vampiri, arrivano signore, i rinforzi!".
Inaspettati e tanto graditi, eccoli arrivare, protetti dall'oscurità crescente, i cavalieri neri di Von Alberik. da diversi villi arrivavano, fieri e scuri, come le loro cavalcute, coma la loro missione.
In breve il comandante dei cavalieri, Leron Von Alberik, secondo genito di Megres Von Alberik, si presentò al cospetto di Icewind.
"Signore,Generale, vi porto gli omaggi ed i servigi di mio padre, siamo a vostra disposizione".
"Mai dei cavalieri neri furono più benvenuti nel mio regno. Generale, li disponga ricacci quei dannati berserk all'inferno".
Il generale preparò il contingente di rinforzi dietro le mura. Gli uomini di Tylerg non avevano visto l'arrivo dei rinforzi, essendo arrivati da una direzione inaspettata e portetti dall'oscurità. Al momento opportuno sarebbero stati lasciati liberi di uscire e massacrare i berserk, truppe indifese per la possente cavalleria di nero vestita. E cosi fu. In breve la battaglia cominciò. il sole aveva lasciato completamente il cielo e iniziava a fare capolino il chiarore della luna, rendendo la notte tutto sommato chiara. Alla seconda ondata di berserk, l'esercito di Icewind si ritirò lasciando che la cavalleria di Von Alberik uscisse a fare il suo pregiato compito, mietere vittime. Lo sgomento dei berserk si poteva solo immaginare, mentre venivano travolti da truppe che non si aspettavano di trovarsi sul cammino. Fu un massacro, delizioso, veloce, pulito e preciso, come si addice ai vampiri. Alle prime luci dell'alba, quando oramai sul campo di battaglia c'erano solo gli attendenti e gli scudieri, fu catturato il nobile di tylerg... Una grande vittoria, frutto di un'intera alleanza. Tuttora il regno di Icewind vive, ed il nome della vmpire zone acquista ad ogni battaglia vinta il prestigio che merita.

Il vecchio saggio Ayreon, tessitore delle più belle storie sulla "vampire zone", cosi racconta la vicenda tylerg.

"Sono passati ormai diversi giorni dall'epica battaglia delle terre di ghiaccio, (cosi gli storici la chiamano, ed i bardi cosi intitolano le loro canzoni) e nel regno di Icewind si è riunito il consiglio di guerra. Megres Von Alberik è stato il primo ad arrivare, preceduto dal figlio pochi giorni prima, seguito a breve dal conte Dassai, dalla principessa Ilianka e da lord Mourgrim. Non si aspettava nessun altro, dato che il vecchio Madmacs era dipartito solo pochi giorni prima, per cause sconosciute. Mentre Icewind riprendeva a vivere e a ricostruire, il consiglio si radunò.
La questione era sempre quella, la sconfitta e l'annichilamento di Tylerg, una vera piaga. I 4 , seduti attorno ad un tavolo, dovevano discutere e trovare una soluzione definitiva al problema. la prima vera prova dell'alleanza, che non passava un bel momento.
Fu Megres ad imbastire il discorso, benchè non fosse il fondatore dell'alleanza e nemmeno un amministratore, ma era considerato come un ottimo stratega. La riunione, come ci è dato sapere, si prolungò per diversi giorni, ma a quanto pare servì allo scopo.
Non sono ancora stati trovati documenti ufficiali, ma indiscrezioni dicono che la principessa Ilianka e Lord Mourgrim si sono occupati delle difese, Megres di coordinare i movimenti e il conte Dassai di gestire lo spionaggio e gli attacchi.
Da quel giorno, il materiale per i bardi e per i cantastorie del regno è aumentato decisamente. Di tylerg non rimangono che le ceneri, e l'alleanza dei vampiri ha aumentato il suo potere nella zona.
Non so molto del domani, amici miei, ma questo passato che vi ho appena raccontato è stato ricco di gloria!"